Progetto Monitoraggio della salute e promozione di corretti stili di vita

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 a cura di Franca Bianconcini, Area DATeR integrazione e continuità assistenziale Processo Assistenziale nella Salute Mentale e Rosa Silvia Fortunato, Tutor d'aula di corsi FAD e staff di progetto e tutti i coordinatori infermieristici dei centri salute mentale Ausl di Bologna

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha lanciato l’allarme contro gli stili di vita non corretti pubblicando un piano di prevenzione con l’obiettivo di ridurre le morti premature causate da malattie non trasmissibili.

È stato interessante rilevare come le malattie psichiatriche siano associate a molte altre malattie metaboliche che compromettono, oltre la salute, la qualità della vita delle persone.
Gli studi realizzati negli ultimi anni mostrano infatti, che le persone con disturbi mentali gravi sono maggiormente esposte a fattori di rischio come fumo, sedentarietà, abitudini alimentari errate, che possono comportare l’insorgenza di obesità, diabete, ipertensione, dislipidemie.

Di contro, si è certi di come l’attività fisica può migliorare la qualità della vita delle persone con disagio mentale soprattutto se caratterizzata da isolamento sociale, in quanto migliora la salute fisica ed attenua disturbi psichici e disabilità sociali.

Inoltre, la maggiore esposizione al rischio è paradossalmente aggravata da un minore accesso alle cure ed alle opportunità di interventi preventivi che possono esserci nel territorio, a causa di molteplici barriere, in gran parte legate allo stigma auto o etero indotto ed alla difficoltà di accedere alle corrette informazioni.

L’utilizzo di antipsicotici entra in questo quadro di rischio in quanto questi farmaci comportano numerosi effetti collaterali di tipo metabolico e possono concorrere all’insorgenza della cosiddetta “sindrome metabolica”, caratterizzata da obesità, diabete, aumento di colesterolo e trigliceridi.

La Regione Emilia Romagna ha dedicato molta attenzione all’appropriatezza e alla sicurezza delle cure nell’ambito della Salute Mentale e sull’utilizzo dei farmaci antipsicotici nel trattamento dei disturbi schizofrenici e sono state elaborate delle raccomandazioni con la condivisione anche di associazioni di utenti e familiari e della Consulta Salute Mentale.
Il progetto regionale prevede all’interno delle raccomandazioni delle azioni volte alla modulazione concordata dell’uso degli antipsicotici e delle azioni volte al monitoraggio di possibili effetti collaterali e dei fattori di rischio integrate con interventi psicosociali orientati all’inclusione, all’empowerment e alla recovery.

Gli infermieri, da sempre impegnati nella prevenzione attraverso l’educazione sanitaria ai corretti stili di vita, sono coinvolti per lo sviluppo di azioni proattive per il monitoraggio delle persone che assumono antipsicotici e per l’offerta di programmi integrati di attività fisica e sana alimentazione in integrazione con il Dipartimento di Sanità Pubblica e/o i programmi di tutela della salute fisica attivi nelle Case della Salute.
L’implementazione delle raccomandazioni regionali avverrà successivamente all’avvio della nuova Cartella Unica Regionale (CURE) che permetterà di tracciare il percorso della persona ed il monitoraggio della sua salute.

Nella fase di erogazione/somministrazione di anti psicotici long acting nell’ambulatorio infermieristico si vuole maggiormente sviluppare e rendere strutturata un’attività proattiva di monitoraggio dei parametri antropometrici e della salute cardiometabolica ed il miglioramento della relazione terapeutica, promuovendo i programmi di attività fisica e sana alimentazione e tutti i programmi di tutela della salute fisica integrati anche con il Dipartimento di Sanità Pubblica, le Case della Salute e le attività sviluppate nell’ambito della Salute Mentale dalle associazioni del CUFO (Comitato Utenti Familiari Operatori).

Lo sviluppo del progetto prevede diverse azioni tra cui l’omogeneizzazione, all’interno di tutti i Centri di Salute Mentale dell’Ausl di Bologna, di un modello comune di monitoraggio-intervento, collegato al momento della somministrazione di antipsicotici long acting, per la salute ed il benessere psico fisico delle persone seguite dalle figure infermieristiche in collaborazione con gli psichiatri e Medici di Medicina Generale.

Attraverso queste azioni vogliamo migliorare i comportamenti e sensibilizzare le persone ai temi dell’alimentazione, dell’attività fisica per una migliore qualità della vita.
Lo sviluppo e l’implementazione della comunicazione agli utenti sulla rete delle opportunità che il territorio offre sarà divulgata dagli infermieri attraverso materiale informativo o l’invio a gruppi strutturati.

L’informazione sulle attività motorie, inclusa una rete di palestre che promuovono Salute, può avvenire attraverso la consultazione del sito http://www.mappadellasalute.it/alimentazione-salute, mentre l’informazione per una sana alimentazione può avvenire attraverso gli incontri specifici del CSM , della dietetica preventiva all’interno delle Case della Salute ed entrambe attraverso la diffusione dei progetti PRISMA pubblicati anche nel sito Sogni e Bisogni.
Gli infermieri costruiscono il collegamento anche con altri servizi specialistici (ambulatorio delle dislipidemie, ipertensione, cardiologia ecc), in questo modo il percorso di cura sarà agevolato per la persona che accede ai servizi di Salute Mentale.

Questo percorso è stato pensato e strutturato per permettere alle persone con disturbo/disagio mentale di agire sulla corretta alimentazione e sui corretti stili di vita per produrre un conseguente miglioramento del loro quadro clinico generale e delle percezioni che loro stessi vedono riflesse nella migliorata qualità di vita.




 

Marco Cavallo - simbolo della chiusura dei manicomi

La Terra Santa

...quando amavamo
ci facevano gli elettrochoc
perché, dicevano, un pazzo
non può amare nessuno...

Versi tratti da "La Terra Santa"
di Alda Merini
Una raccolta di poesie che l'autrice scrisse quando era rinchiusa nel manicomio Paolo  Pini, di Milano.

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