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Il mio incontro con l’associazione AIFA

aggiornato al | Staff | ARTICOLI

a cura di Silvia G., familiare

Ho incontrato Anna Maria Cava, la referente dell’associazione Aifa odv, a un incontro tra famiglie con figli con problemi comportamentali. Avevo appena avuto la diagnosi per mio figlio Tommaso di 7 anni di ADHD e DOP e mi apprestavo a cercare un supporto per impostare il metodo di studio e di esecuzione degli esercizi visto che le difficoltà a scuola stavano emergendo ed erano importanti.

Mamma AIFA
Molti campanelli di allarme mi avevano portato a cercare di capire meglio se ci fosse qualche problematica dietro il comportamento di mio figlio. Ad esempio la sua vivacità andava ben oltre quella dei suoi compagni, aveva ha difficoltà nel mantenere l'attenzione su compiti e giochi per un tempo prolungato; sembrava non ascoltare noi o gli insegnanti e non seguiva le istruzioni; aveva difficoltà ad organizzarsi nei compiti e nelle attività e cercava di evitare quelle che richiedevano uno sforzo mentale protratto, perdeva continuamente oggetti personali e sparava le risposte prima che fossero terminate le domande; aveva difficoltà ad attendere il proprio turno e interrompeva continuamente chi parlava, era estremamente invadente e non aveva cura delle cose sue o degli altri. Sembrava sempre insofferente ma soffriva di non riuscire a trovare un equilibrio e noi soffrivamo ancora di più per la difficoltà quotidiana di stargli accanto cercando di aiutarlo ma anche di prevenire tutte le situazione di difficoltà.

La diagnosi di mio figlio, confermava quelli che erano i miei sospetti: ma sentirsi dire chiaramente che c’era un disturbo era stato come ricevere uno schiaffo, avevo bisogno di saperne di più e capire meglio cosa ci fosse dietro questa sigla ADHD (Attention Deficit Hyperactivity Disorder) il "Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività” e quali potevano essere gli effetti e le conseguenze sulla sua vita. Cercando su internet mi ero imbattuta nella pagina dell’associazione Aifa odv formata da genitori di bambini e ragazzi, ma anche molte persone adulte con questa diagnosi.

Avevo bisogno di aiuto perché avevo già ricevuto molte lamentele da parte degli insegnanti per il comportamento di mio figlio e ogni giorno lo dovevo convincere ad andare scuola perché si sentiva respinto e inadeguato. Infatti quando poi questi bambini cominciano a frequentare la scuola sono quelli che gli insegnanti non vorrebbero mai avere in classe: si alzano continuamente dal loro posto, danno fastidio ai compagni, non riescono a svolgere i compiti assegnati e finiscono spesso per cambiare banco, classe e talvolta anche scuola. Il loro profitto scolastico, proprio per l'incapacità di concentrazione, è sempre scarso e difficile è anche il loro rapporto con i coetanei e con gli adulti per la grossa impulsività.

Entrando in contatto con AIFA, ho avuto subito la sensazione di sentirmi finalmente capita, ho avuto la possibilità di confrontarmi con altri genitori che vivevano le mie stesse angosce e paure e trovai anche un grande aiuto, infatti la referente Anna Maria mi fece mettere in contatto con la Cooperativa Anastasis di Bologna che si occupa di studenti con DSA e altri Bisogni Educativi Speciali e il mio è stato inserito in questo progetto di presa in carico degli studenti ADHD, che gli ha permesso di migliorare non solo il suo metodo di studio ma anche l’autoregolazione emotiva e comportamentale in quanto il lavoro è stato portato avanti da psicologhe specializzate nel metodo cognitivo comportamentale. I compiti si svolgevano in modalità tradizionale ma anche introducendo gradatamente l’uso del computer e del software Geco che risponde alle necessità dei ragazzi con difficoltà attentive e ADHD, ad esempio aiutandoli con la costruzione delle mappe concettuali.

Dopo l’esperienza di Anastasis, sempre con la mediazione di Aifa ho conosciuto la Professoressa Gremigni docente alla facoltà di Psicologia dell’Ateneo di Bologna (specializzata nella diagnosi dell’adhd di bambini e adulti) che mi ha indicato l’attuale educatrice di mio figlio la Dott.ssa Gadaleta e insieme abbiamo elaborato un training cognitivo basato sul rafforzamento dei tempi di attenzione, della memoria di lavoro, della pianificazione e della capacità di interpretazione dei testi e delle consegne degli esercizi in cui Tommaso era carente, applicando il metodo Benso e il Feuerstain.

Per i bambini adhd è molto importate ricevere al più presto una diagnosi corretta e intraprendere una terapia multimodale (cognitivo-comportamentale sempre e farmacologica successivamente se necessario), con l'ausilio della quale questi bambini possono migliorare notevolmente il loro modo di vivere le relazioni con i genitori, gli insegnanti e i compagni. Se non curati, invece, potranno subire gravi ripercussioni psicologiche al punto da abbandonare la scuola, perdere l'autostima, vivere continue frustrazioni e sentimenti di incapacità: un bagaglio di insuccessi che li renderanno maggiormente esposti a fenomeni di devianza.

Il mio incontro con l’associazione Aifa mi ha veramente aiutato ad affrontare meglio la diagnosi di mio figlio e a poterlo aiutare, ora lui sta ottenendo dei buoni risultati a scuola e anche se fa fatica, e talvolta è insofferente, riesce a gestirsi meglio. Tutto questo mi ha convinto a entrare io stessa attivamente nell’associazione per poter aiutare altri genitori. Ogni giorno tante persone cercano informazioni e aiuto attraverso il sito http://www.aifaonlus.it/, la pagina facebook “ADHD: Questo sconosciuto..... “https://www.facebook.com/groups/aifa.onlus, il contatto telefonico o via whatsapp con i referenti regionali e provinciali che fanno rete in tutta Italia.



 

Marco Cavallo - simbolo della chiusura dei manicomi

La Terra Santa

...quando amavamo
ci facevano gli elettrochoc
perché, dicevano, un pazzo
non può amare nessuno...

Versi tratti da "La Terra Santa"
di Alda Merini
Una raccolta di poesie che l'autrice scrisse quando era rinchiusa nel manicomio Paolo  Pini, di Milano.

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