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Una rete regionale di Utenti Esperti della Salute Mentale

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a cura di Gloria Zanni, Educatore professionale presso il DSM-DP di Reggio Emilia per la RETE ESP ER

In Emilia Romagna dal 2006 al 2010 si sviluppano nuovi modelli per affrontare il disagio psichico che coinvolgono cittadini, professionisti dei Dipartimenti di Salute Mentale, organizzazioni del territorio, e costituiscono un’occasione di confronto e di crescita collettiva su temi importanti come il Fareassieme fra utenti-operatori-familiari, il Protagonismo degli utenti, l’Auto-Aiuto, la Recovery come percorso personale e collettivo.

ESP Zanni
Nascono diverse iniziative di sensibilizzazione, lotta allo stigma, inclusione, cittadinanza attiva, associazioni di utenti e familiari, e radio della salute mentale. Si sviluppano gruppi di co-progettazione tra servizi, associazioni, utenti e familiari che permettono di realizzare due ricerche-azione CCM (Centro Nazionale Prevenzione e controllo delle malattie) programmi di prevenzione con le scuole.

In primo piano le capacità e il contributo attivo degli utenti. A partire dal 2010 si costruiscono i primi percorsi formativi per Facilitatori Sociali (FS) ed Esperti di Supporto fra Pari (ESP), con la speranza di riuscire a valorizzare e certificare le competenze degli esperti per esperienza, a diffondere la loro presenza nei servizi, ad aprire opportunità per un ruolo lavorativo originale.

L’occasione per mettere in collegamento esperienze di formazione, attività inedite, patrimonio culturale, è il convegno “Peers, aiuto tra pari” che si svolge nel 2016 a Reggio Emilia: nel convegno si afferma, alla presenza del Governatore dell’Emilia Romagna, l’importanza di riconoscere il profilo dell’ESP/FS in una qualifica professionale, e si propone di creare una RETE Regionale per dare forza al ruolo sociale e lavorativo dell’esperto per esperienza nell’area della salute mentale.

Da ottobre 2016 la RETE si incontra con regolarità: costruisce una mappa delle buone pratiche esistenti nei vari territori (BO, MO, Imola, RE, PR, FE) ed elabora un documento in cui si definiscono per la pima volta in modo condiviso le caratteristiche della figura dell’ESP/FS, le competenze che la formazione deve sostenere, la ricaduta positiva sui servizi, gli ambiti di attività, l’importanza vitale di un riconoscimento economico per il lavoro. Il documento viene presentato a marzo 2018 alla Consulta per la Salute Mentale a cui partecipano le rappresentanze di Associazioni e Dipartimenti di Salute Mentale di tutta la Regione, e suscita interesse per le potenzialità di miglioramento legate alla presenza e al lavoro degli ESP/FS nei servizi. La Regione affida al Dipartimento di Reggio Emilia un finanziamento per un programma di sviluppo della figura dell’ESP/FS nei diversi territori.

A settembre 2018 realizziamo il primo workshop residenziale della RETE a Cecciola, sull’appennino reggiano: un’occasione di vicinanza, approfondimento di temi comuni e rinforzo reciproco. I contenuti condivisi vengono esposti il 27 settembre nel Convegno “Peer working, l’orientatore esperto in supporto fra pari in salute mentale” a Reggio Emilia. Nel convegno l’Assessore regionale alla programmazione delle politiche dell’istruzione, della formazione, del lavoro e della conoscenza presenta la qualifica dell’Orientatore esperto nel supporto fra pari, che permetterà di valorizzare le competenze degli ESP/FS e di avviare un corso pilota finalizzato al conseguimento della qualifica.

A novembre 2018 inizia a Reggio Emilia, con la partecipazione di utenti esperti di tutta la regione, il corso per Orientatori che si concluderà a dicembre 2019 e permetterà di conseguire la qualifica con la quale poter essere assunti nell’ambito del Terzo Settore. Il corso è sostenuto dalla Consulta Regionale per la Salute Mentale, dalla RETE ESP/FS Emilia Romagna, dal progetto affidato all’AUSL di RE, da F.C.R. di RE, dal Consorzio Oscar Romero, dall’Ente Formativo IRECOOP.

Nel 2019 la RETE continua a incontrarsi mensilmente. Istituisce un gruppo itinerante che organizza incontri nelle diverse realtà locali, coinvolgendo servizi, utenti e familiari interessati a partecipare alla costruzione del progetto regionale.

La RETE partecipa alle docenze dei corsi di formazione per nuovi facilitatori organizzati a Parma e Ravenna; partecipa ad eventi formativi, tra i quali un Master organizzato dall’Università di Ferrara (Trattamenti Psicosociali basati sull’evidenza e orientati al Recovery nella Psichiatria di Comunità), e avvia una collaborazione con l’Università di Bologna, rispetto al corso di alta formazione Farmaci Antipsicotici: Appropriatezza, Sicurezza, Condivisione, che poi non si realizzerà.

Gli incontri mensili della RETE hanno portano alla stesura del Mi - Manifesto, alla costituzione di una segreteria e all’organizzazione del secondo workshop residenziale, che si è tenuto a Montalto di RE il 18-19-20 settembre 2019.

Nel 2019 la Rete regionale ESP con Le Parole Ritrovate ed i DSM-DP di Bologna e Reggio Emilia, sono promotori e lavorano alla realizzazione della 1° Conferenza Nazionale degli utenti e Familiari Esperti nel supporto tra pari in Salute Mentale che avrebbe dovuto svolgersi a Bologna il 3-4 aprile 2020.

La RETE è composta da Esperti in Supporto fra Pari e Facilitatori Sociali, operatori dei Servizi di Salute Mentale (educatori, psicologi, psichiatri, infermieri), volontari, familiari, Associazioni, Cooperative, Società di servizi della Regione Emilia Romagna. Riunisce le realtà che condividono il valore dell’esperto per esperienza che opera all’interno e in collaborazione con i servizi per promuovere percorsi di recovery, formazione e lavoro per le persone che hanno vissuto o vivono un disagio psico-sociale. È aperta ai cittadini e alle diverse realtà del territorio regionale interessate a promuovere il benessere attraverso la valorizzazione dell’esperienza vissuta.

L’arrivo della pandemia da Sars Covid 19, interrompe bruscamente tutte le attività e le progettazioni, anche quelle della nostra rete, in un momento particolarmente fiorente, nel quale cominciavano a consolidarsi i risultati del nostro stare insieme e condividere. Il senso di appartenenza ad un progetto comune ci ha consentito di superare l’iniziale smarrimento e riprendere i lavori.

Il 20 aprile 2020, si svolge una importante riunione di rete in videoconferenza, durante la quale si evidenzia la straordinaria capacità degli ESP di mettersi in gioco con creatività e coraggio anche in situazioni di estrema difficoltà, oltre alla capacità di tenere uno sguardo aperto e interessato non solo alle realtà particolari ma a contesti allargati, raccogliendo con attenzione le istanze dei più fragili. Si concorda di inviare una lettera al dott. Sergio Venturi Commissario ad acta emergenza Coronavirus Regione Emilia Romagna, al dott. Raffaele Donini Assessore alle Politiche per la Salute Regione Emilia Romagna, alla Dott.sa Mila Ferri Responsabile Salute Mentale e Dipendenze Patologiche Regione Emilia Romagna, al dott. Fabrizio Starace Comitato di Esperti del Consiglio dei Ministri, alla Consulta Regionale per la Salute Mentale, per condividere un quadro della situazione di emergenza nelle varie realtà territoriali, mettendo a fuoco l’impatto dello stare a casa sulla salute mentale, l’offerta territoriale dei servizi di salute mentale, le attività di aiuto fra pari e di lavoro degli ESP, la disponibilità reale di supporti tecnici per comunicare a distanza; e per formulare proposte per la fase di riapertura.

Notevole è la preoccupazione che l’attività degli ESP, assieme alle diverse esperienze di aiuto fra pari, inclusione e coprogettazione, venga considerata marginale rispetto ai settori d’intervento valutati indispensabili, proprio in un momento in cui sarebbe necessario potenziare l’offerta dei sevizi nei contesti domiciliari territoriali e comunitari, per tutelare la salute nell’emergenza.

La stesura di questo documento, che non trova risposta da parte delle istituzioni, è un importante atto che rende consapevole la Rete della sua capacità di azione. Nel 2020 infatti utilizzando gli strumenti della comunicazione a distanza la rete continua ad incontrarsi ed ad essere propositiva, ci rendiamo conto che la presenza del nostro movimento sta sensibilizzando i diversi territori sulla necessità di avere ESP formati in grado di essere operativi al fianco e nei servizi di salute mentale pubblici e del terzo settore. Nel corso del 2020 diventa stabile all’interno della rete la presenza di ESP della Romagna.

Coerentemente con gli obiettivi dichiarati nel “Mi Manifesto”, la rete partecipa coi suoi rappresentanti ad eventi formativi promossi nelle realtà di Imola e Parma, aderiamo al progetto sulla comunicazione proposto dalla Consulta Regionale della Salute Mentale, si promuove una mappatura aggiornata degli ESP in Emilia Romagna, al fine di avere informazioni dettagliate sulla formazione dedicata a queste figure, e sulle reali possibilità di occupazione lavorativa, oltre che di volontariato.

L’attenzione e l’accompagnamento della Consulta della Salute Mentale in questi anni ha favorito la crescita della nostra Rete, oggi 8 ESP della rete sono membri della Consulta, rappresentando i propri territori e la Rete stessa: ci sembra un traguardo molto importate, forse per la prima volta gli utenti hanno una rappresentanza forte e organizzata, in un tavolo di discussione istituzionale, e possono esprimersi in merito alle politiche dei servizi.

Nel prossimo incontro della Consulta Regionale del 29 giugno i nostri rappresentati presenteranno la mappatura completata degli ESP in Emilia Romagna, una presentazione ragionata, che metterà in luce le aree di miglioramento da affrontare come la necessità di dare continuità e alcuni contenuti comuni ai percorsi formativi per ESp, e la necessità di creare sempre nuovi contesti nei quali gli ESP possano fare esperienza lavorativa attraverso i tirocini e assunzioni nei Dipartimenti di SM e sul territorio.

A questo proposito è giusto ricordare che grazie ai finanziamenti affidati dalla Regione al Dipartimento di Bologna, è stato recentemente avviato il secondo corso di formazione per Orientatori , che coinvolge utenti di area vasta. Seguiremo lo sviluppo di questa formazione, come già avvenuto per quella svolta a Reggio Emilia, per far sentire i nuovi orientatori parte di un progetto comune e dare il nostro supporto se necessario, il 29 aprile scorso li abbiamo conosciuti in video conferenza ed abbiamo trascorso insieme un bel pomeriggio di formazione e reciproco arricchimento.

Grazie ai finanziamenti affidati dalla Regione al Dipartimento di Reggio Emilia si organizzerà entro l’estate un corso base per ESP e facilitatori sociali, ed in settembre se le condizioni sanitarie lo permetteranno si svolgerà il workshop rivolto agli ESP della rete. Anche il territorio di Imola è molto attivo sui percorsi formativi, e da dicembre 2020 hanno fatto diverse proposte formative, aperte alla rete regionale.

Sarà molto interessante accompagnare lo sviluppo del progetto Comunicazione proposto dalla Consulta, al quale abbiamo aderito con alcuni rappresentati, e che prevede la referenza di referenti territoriali di tutta la regione. Abbiamo proposto di riunire il comitato scientifico della Prima conferenza Nazionale degli ESP per dare seguito al lavoro che il Covid ci ha impedito di portare a compimento. La preparazione della Conferenza aveva comportato un lungo e prezioso lavoro di sintesi per preparare la relazione introduttiva, ed organizzare i temi dei lavori di gruppo da proporre ai partecipanti. Crediamo che valga la pena usare la nostra creatività per ripensare e realizzare la conferenza. L’incontro del comitato scientifico è in programma per il prossimo 10 giugno.

Abbiamo chiesto di poter intervenire agli stati generali della Salute Mentale, che si svolgeranno il 25 e il 26 giugno in modalità streaming, non abbiamo ancora la certezza, ma le risposte ricevute fanno ben sperare.

Con Parole Ritrovate e la Rete Utenti Lombardia abbiamo dato vita ad un tavolo di discussione e confronto composto da soli utenti della salute mentale che si prefigge l’obiettivo di dar vita ad una rete nazionale di utenti, e di chiedere una rappresentanza degli utenti nel tavolo ministeriale sulla salute mentale. Alcuni rappresentanti della nostra rete hanno iniziato a partecipare a questo confronto, a prendere contatto con altre realtà del territorio nazionale e ci terranno aggiornati su quanto accade.

Questi sono i progetti importanti nei quali la Rete ESP dell’Emilia Romagna si sente ingaggiata, sono progetti ambiziosi, perché ci piace dare ampio spazio alla speranza ed alla positività; comportano impegno, responsabilità, che non ci mancano, e siamo disposti anche a qualche sacrificio. Li porteremo avanti come abbiamo sempre fatto: insieme, lavorando in gruppo, accettando i nostri limiti, senza mai perdere di vista le singole persone e i loro bisogni.

In questi anni si sono create tante significative relazioni, che ci hanno consentito di crescere e di imparare cose nuove; il confronto sulle diverse esperienze, personali e di gruppo, ci ha permesso di veder nascere sempre nuove iniziative. Ci rendiamo conto che la Rete è un riferimento importante per chi ne fa parte, ma anche per i diversi territori che alla Rete si rivolgono cercando persone competenti che possano dare risposte concrete, non scontate.

Certo non mancheranno le difficoltà da affrontare, istituzionali, burocratiche, culturali, ma siamo convinti che l’ESP sarà una figura sempre più presente ed attiva nei contesti che si occupano di salute mentale e non solo. Continueremo con la forza che ci è data dall’ unione a perseguire l’obiettivo del riconoscimento professionale dell’Esperto in Supporto tra Pari, percorrendo tutti i sentieri che si apriranno davanti a noi.

 




 

Marco Cavallo - simbolo della chiusura dei manicomi

La Terra Santa

...quando amavamo
ci facevano gli elettrochoc
perché, dicevano, un pazzo
non può amare nessuno...

Versi tratti da "La Terra Santa"
di Alda Merini
Una raccolta di poesie che l'autrice scrisse quando era rinchiusa nel manicomio Paolo  Pini, di Milano.

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