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WORKGYM: l’allenamento al lavoro sociale che coinvolge tutti

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a cura di Michele Pontolillo e Dario Lin operatori del CSM di Vergato e Simone Cavazzoli presidente della Cooperativa Sociale NoE

La Cooperativa Sociale NOE (NO Emarginazione) nasce nel 1993 dalla ricerca di soluzioni socializzanti e professionalizzanti per portatori di handicap. NoE ha sede a Borgata Parrini di Partinico (PA).

Oggi la cooperativa NoE è una realtà solida e si occupa di Agricoltura Biologica su terreni confiscati alla mafia (nel comune di Partinico); trasporto e consegna a domicilio dei prodotti BIO (in tutta Italia); ecoturismo: affitto di alloggi e accompagnamento turistico responsabile; formazione per l’Impresa Sociale. Nel 2013 si è stabilita una proficua collaborazione tra il Centro di Salute Mentale di Vergato (Bologna) e la Cooperativa.

L'attività si colloca nella distribuzione dei prodotti agricoli Bio cui partecipano sia piccoli produttori sia medi produttori, comunque con capacità di fare spazio a finalità di tipo sociale. I destinatari dei prodotti agricoli sono 55 GAS (Gruppi di Acquisto Solidale) distribuiti nelle regioni del nord Italia. I prodotti vengono spediti via container ogni circa 20 giorni dalla Sicilia e consegnati al CAAB di Bologna. La merce a questo punto viene smistata dai lavoratori segnalati dall’IPS (operatore che supporta individualmente i lavoratori utenti della salute mentale) e preparata per la consegna finale ai GAS.

La metodologia IPS prevede lo sviluppo di relazioni con i datori di lavoro sia per mappare tutte quelle aziende che ingaggiano i profili professionali maggiormente rappresentativi dell'utenza in carico all'IPS sia per aiutare a risolvere particolari problemi di comprensione e adattamento al contesto lavorativo.

La forza del progetto consiste da una parte nell’essere un lavoro vero e proprio e dall’altra affronta le fragilità che possono insorgere in persone affette da disturbi psichiatrici. La novità di questa attività consiste infatti nell’assunzione a pieno titolo di soggetti svantaggiati, che ridà un rinforzo positivo alle persone e valorizza la loro parte sana come soggetti competenti. La ricaduta psicosociale è di farli sentire lavoratori e non solo “malati”.

Per NoE Coop. Soc. l’aspetto economico di gestire più persone da remunerare, a fronte di un fatturato non crescente, è stato perfettamente compensato da più fattori: il primo è costituito dall'aumento dell’efficienza (miglior controllo dei veicoli a nolo, minori dimenticanze sui prodotti da consegnare, migliore ottimizzazione delle vendite last-minute extra-ordine, maggiore rispetto della puntualità di consegna, calo dell’ansia generale per il rispetto dell’agenda di riconsegna veicoli, senza costosi danneggiamenti agli stessi, aumento del benessere di tutti gli operatori durante la funzione lavorativa e dunque della soddisfazione di sé per la giornata svolta). 

Il secondo fattore è stato lo scatto solidale che i GAS hanno voluto immettere nella realizzazione del processo, accettando (talvolta proponendo) di buon grado l’aumento del costo di alcuni prodotti finalizzato a meglio sostenere la distribuzione di buone remunerazioni per tutti, addirittura di persone volutamente non convocate (per età) al lavoro in occasione dell’emergenza Covid-19; persone che, pur non lavorando in quelle due occasioni, sono state ugualmente remunerate. La remunerazione di tutte le funzioni è effettuata tramite assunzione a tempo determinato nel contratto collettivo nazionale agricoltura e si compone di due parti; la prima che è puramente contrattuale e la seconda che è costituita da premi sul raggiungimento degli obiettivi. Esiste poi una terza possibilità di guadagno, che è quella, per gli operativi coinvolti, di raccogliere ordinativi per vendite di prodotti presso il proprio vicinato. La caratteristica del lavoro a intermittenza ha permesso inoltre di limitare e affievolire la pressione e lo stress sugli utenti della Salute Mentale correlato al lavoro competitivo.

A seguito dell'esperienza lavorativa due utenti hanno cercato e trovato lavoro: uno svolge attività di rider per le maggiori piattaforme dell'online food delivery mentre l'altro lavora come inventarista con contratto a chiamata. Una terza persona si era procurato un periodo di messa alla prova come addetto alle vendite presso un riconosciuto negozio di calzature di Bologna prima che la pandemia obbligasse i commercianti alla serrata generale. Le altre persone hanno ripreso la ricerca attiva del lavoro in autonomia riducendo al minimo i contatti con l'operatore IPS, consultato solo per richieste di informazioni tecniche o di aggiornamento del curriculum.

La progettualità qui narrata è sicuramente un'esperienza che mette a valore l'alta integrazione tra privato sociale e servizio pubblico della Salute Mentale comprensivo delle prestazioni dell'operatore IPS che di esso fa parte. Per poter soddisfare le condizioni del modello e validarlo dovrebbero essere condotti studi anche tra le imprese di lucro che, seppure orientate al profitto, conservano una responsabilità sociale che non devono ignorare. Questa esperienza rappresenta una pista che, riteniamo, valga la pena approfondire.




 

Marco Cavallo - simbolo della chiusura dei manicomi

La Terra Santa

...quando amavamo
ci facevano gli elettrochoc
perché, dicevano, un pazzo
non può amare nessuno...

Versi tratti da "La Terra Santa"
di Alda Merini
Una raccolta di poesie che l'autrice scrisse quando era rinchiusa nel manicomio Paolo  Pini, di Milano.

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