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Progetto La Trottola: Il valore dell’autonomia delle scelte

aggiornato al | Staff | ARTICOLI

Noi della Redazione di Sogni e Bisogni abbiamo intervistato nella sala CUFO (Comitato utenti famigliari e operatori) Concetta Pietrobattista, Educatrice Professionale presso il DSM-DP dell’Ausl di Bologna, al fine di conoscere le attività, i contenuti e gli obiettivi del progetto La Trottola.

L’educatrice fa una breve presentazione per chiarire e spiegare il ruolo che riveste, come referente Aziendale, nell’ambito dei Progetti PRISMA, del progetto Quadrifoglio (Associazione Capofila Il Ventaglio di Orav) e anche come referente dell’Associazione Daedalos.

Concetta Pietrobattista, in collaborazione con Franca Pastorelli (Presidente dei Diavoli Rossi e famigliare) e alcuni Utenti programmano e realizzano trimestralmente le  attività sia nella sede del Centro Sociale di Via Canonica 18 alla Croce di Casalecchio, sia fuori sede. Il progetto originario nasce nel 2012, quindi prima del “battesimo” del PRISMA (2015), grazie alla volontà di un gruppo formato da cinque persone: la stessa Concetta e quattro operatori e familiari del territorio di Casalecchio e Bologna. Decidono così di organizzare e realizzare attività per gli utenti in carico negli 11 CSM, in spazi e sedi non connotati e quindi al di fuori dal circuito della Salute Mentale.

A questo proposito, l’educatrice parla dell’incontro con l’allora Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Casalecchio, molto proficuo sia dal punto di vista della collaborazione sia per le concessioni e le risorse ottenute (budget per le piccole spese di gestione e per la realizzazione delle attività del progetto “La Trottola”; la sede richiesta presso il Centro Sociale Canonica situato in una posizione facilmente raggiungibile dai mezzi pubblici; infine per la concessione a scopo socio-riabilitativo di un orto sociale, nella zona ortiva di Ceretolo).

Inizialmente, sebbene il progetto fosse stato ampliamente pubblicizzato in tutti i CSM e non solo, le adesioni e la partecipazione erano veramente scarse. Nel tempo grazie alla varietà dell’offerta, alla soddisfazione dei partecipanti e di conseguenza al passaparola i numeri sono cresciuti, attestandosi nell’ultimo anno ad una media a incontro di 25/30 persone fino a raggiungere picchi di 50 presenze in determinate circostanze (presentazione di libri di vario genere, gite culturali e non, racconti di persone coadiuvati da supporti audio video, di viaggi fatti all’estero e in Italia, partecipazioni ad iniziative organizzate da altre realtà territoriali, spettacoli teatrali e altro ancora). Sulla base della partecipazione di persone in carico nei CSM, di alcuni operatori, dei famigliari si evince che la Trottola è considerata una fucina di attività ludico/ricreative per occupare il tempo libero. Sicuramente è anche questo, ma all’interno della Trottola si promuove costantemente il processo di Recovery attraverso azioni concrete, riflessioni e considerazioni su temi quali Autodeterminazione e Autonomia, per consentire “la ripresa in mano della propria vita” e per migliorarne la qualità.

Da circa tre anni le attività sono per lo più suggerite, proposte e condotte dai partecipanti stessi, come dai conduttori esterni coinvolti, che siano l’Art Therapist, o il Maestro dei Balli di gruppo. Un esempio: Fabio Tolomelli, Direttore del Giornale il Faro, ha intervistato su sua iniziativa alcuni rappresentanti di un gruppo di migranti venuti al Centro Canonica, che hanno raccontato le loro  storie anche drammatiche. L’intervista verrà riportata integralmente sul prossimo numero de Il Faro, con l'introduzione di una socia di un'associazione che si occupa dei problemi dei Rifugiati.

Una serie di presentazioni di romanzi, racconti e poesie di alcuni scrittori/utenti ha visto una partecipazione che ha toccato le 50 presenze. Concetta ha ritenuto di segnalare il risultato incoraggiante degli incontri all’assessore al Welfare del Comune di Casalecchio di Reno Massimo Masetti. Insieme all'assessore si è perciò deciso di realizzare un evento letterario nella Biblioteca di Casalecchio di Reno fra settembre e ottobre del 2020.

Concetta ha voluto raccontare un’altra esperienza veramente significativa: una utente del CSM di Bazzano, che ha frequentato per circa un triennio il laboratorio teatrale dei Centri diurni Tasso, Rondine e San Biagio le ha chiesto di far rientrare nel programma trimestrale della Trottola la rappresentazione del “copione” della sua vita, da lei stessa sceneggiato. Questa giovane donna è un’uditrice di voci. Dopo la rappresentazione è avvenuta una vera e propria metamorfosi relazionale che ha portato da un rapporto di pregiudizio, discriminazione, curiosità mista a un po’ di paura, a un rapporto amichevole e di fiducia che ha fatto emergere, anche in lei, la conoscenza della sua ricchezza umana e delle sue competenze narrative. L’autostima di E. è salita alle stelle nel momento in cui i suoi colleghi della Cooperativa in cui lavora sono riusciti ad ottenere che si esibisse nel Teatro parrocchiale. Queste cose avvengono e continueranno ad accadere soltanto se si ascoltano i bisogni delle persone, se si sostengono e se si aiutano a realizzarli. Attualmente E. sta preparando un’altra rappresentazione che verrà messa in scena in primavera.

Il gruppo della Trottola è aperto a tutti ed è eterogeneo, non ci sono preclusioni nè limiti.
Abbiamo cheisto a Concetta come è avvenuta la decisione di coinvolgere attivamente le persone nella proposizione e gestione diretta delle attività. Concetta ha spiegato che un Educatore durante un percorso riabilitativo deve essere in grado di leggere certi comportamenti e saperli valutare attraverso gli strumenti in suo possesso, dopo aver acclarato e considerato che i tempi sono maturi può e deve gradualmente procedere con le richieste di una partecipazione attiva dell’interessato.
La scelta di incontrarsi il primo e il terzo Sabato pomeriggio del mese è legata al fatto che molto spesso gli utenti nei fine settimana vivono un tempo "vuoto" e venfono così sottratti da una situazione di solitudine. La cosa bella è che nel tempo si sono creati, come auspicabile, dei sottogruppi che si incontrano oltre i giorni della Trottola. La comunicazione è stata facilitata grazie a una chat di gruppo su WhatsApp.
Il sogno di Concetta è quello che gli utenti possano sempre più autodeterminarsi, avere una buona qualità della vita ed essere realmente cittadini attivi.

Per chi fosse interessato queste sono le attività del gruppo La Trottola: Appuntamenti da gennaio a marzo 2020




 

Marco Cavallo - simbolo della chiusura dei manicomi

La Terra Santa

...quando amavamo
ci facevano gli elettrochoc
perché, dicevano, un pazzo
non può amare nessuno...

Versi tratti da "La Terra Santa"
di Alda Merini
Una raccolta di poesie che l'autrice scrisse quando era rinchiusa nel manicomio Paolo  Pini, di Milano.

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