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Una mattina al cinema con Chaplin e la musica di Concordanze

aggiornato al | Staff | ARTICOLI

di Rocco De Luca, redattore di Sogni&Bisogni

L'Ensemble Concordanze, e la Cineteca di Bologna, il 12 aprile scorso, hanno organizzato al Cinema Modernissimo la proiezione del film di Charlie Chaplin “Il Monello”. Un evento rivolto a un pubblico di persone seguite dai servizi di salute mentale, a familiari, operatori e volontari delle associazioni. Concordanze è un collettivo di musicisti che porta la musica classica in luoghi “difficili” come il carcere e le residenze psichiatriche e al Modernissimo ha suonato dal vivo - con la direzione di Timothy Brock - le musiche originali del film.
Non avevo mai visto "Il Monello" al cinema e ho deciso di andare accompagnare Marco, 30enne amante della musica classica che suona il violino.


Uscito nel 1921, "Il Monello" di Chaplin continua a incantare il pubblico di ogni generazione grazie alla commedia brillante, alla emozionante narrativa e alla straordinaria interpretazione di Chaplin. Guardarlo insieme a Marco con l’accompagnamento musicale dal vivo è stata un'esperienza magica: la colonna sonora originale riadattata per essere eseguita dall'orchestra ha aggiunto un nuovo livello di profondità ed emozione alla visione. 

La trama del film segue le avventure di Charlot, un vagabondo dal cuore d'oro, che si ritrova a prendersi cura di un orfano. Chaplin crea un'atmosfera vibrante e coinvolgente attraverso le performance impeccabili e lo stile unico. La chimica tra Charlot e il bambino è palpabile, portando una profondità emotiva che va oltre le parole. Uno degli elementi distintivi del film è la perfetta fusione di commedia e tenerezza. Chaplin riesce a farci ridere con le gag ingenue e il suo umorismo fisico, mentre allo stesso tempo ci commuove con la tenerezza del suo rapporto con il bambino.

La scena in cui i due cercano di sfamarsi è un esempio perfetto di questo equilibrio, con momenti di autentica comicità mescolati a tocchi di emozione pura. Oltre al suo intrattenimento di prima classe, "Il Monello" affronta temi profondi e universali, come la povertà, l'innocenza perduta e il desiderio di amore e appartenenza. Chaplin trasmette questi messaggi senza parole attraverso l'espressività del suo viso e il linguaggio corporeo impeccabile, dimostrando il potere universale del cinema come mezzo di comunicazione. 

È stato davvero molto bello vedere come una persona fragile come Marco abbia potuto trovare gioia nel semplice atto di guardare un film. Questo dimostra il potere dell'arte nell'influenzare positivamente le persone, offrendo loro momenti di svago e conforto anche nelle situazioni più difficili.

La combinazione del genio di Chaplin sullo schermo e della magia della musica dal vivo ha creato un'esperienza indimenticabile che rimarrà nei cuori degli spettatori per molto tempo dopo la fine della proiezione.



 

Marco Cavallo - simbolo della chiusura dei manicomi

La Terra Santa

...quando amavamo
ci facevano gli elettrochoc
perché, dicevano, un pazzo
non può amare nessuno...

Versi tratti da "La Terra Santa"
di Alda Merini
Una raccolta di poesie che l'autrice scrisse quando era rinchiusa nel manicomio Paolo  Pini, di Milano.

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