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Così hanno ucciso il maestro buono

A CURA DI PSICORADIO

2013-11 Mastrogiovanni2

Franco Mastrogiovanni era un maestro elementare. Anzi, “Il maestro buono”, come lo chiamavano i suoi alunni di Castelnuovo Cilento. Franco Mastrogiovanni, 58 anni, è morto dopo essere stato legato e abbandonato per 4 giorni, nel caldissimo fine luglio 2009, senza cibo, senza acqua, senza poter andare al bagno. Non era stato rapito da criminali: ha subito un TSO, poi é stato legato e abbandonato da medici ed infermieri.

Lo ricordiamo per riportare all’attenzione un progetto di legge presentato dall’ex giudice e oggi senatore Felice Casson, (PD) che vuole introdurre anche in Italia il reato di tortura, attualmente non presente nel codice.

Franco Mastrogiovanni era in vacanza quando, il giorno dopo avere provocato un tamponamento, ha cercato di sfuggire alla polizia che lo aveva raggiunto nel suo campeggio. Era rimasto in mare per 3 ore, terrorizzato dalla possibilità di un ricovero sanitario obbligatorio; gli sentono dire: «Se mi portano a Vallo della Lucania, mi ammazzano”. Ne aveva già subiti 2 nel passato. Tornato a riva, si consegna per il TSO, e già qui inizia la violenza, perché nel tragitto verso l’ospedale, aveva parlato con i sanitari e accettato di farsi curare, quindi il ricovero avrebbe potuto essere volontario, e non obbligatorio. Invece Mastrogiovanni è morto, come temeva, durante un TSO nel reparto di psichiatria dell’ospedale di Vallo della Lucania. Solo che nel suo reparto c’erano telecamere di sorveglianza, che hanno ripreso minuto per minuto la sua agonia; i suoi familiari, cercando di arrivare ad un processo contro il personale dell’ospedale, hanno messo in rete il video. Le prime immagini sono quelle di un uomo tranquillo, seduto sul letto, che parla con un medico. Poi Mastrogiovanni, mentre dorme, viene legato al letto. È la contenzione a causare la morte, sostiene la sentenza, e le immagini certificano che “fu proprio la contenzione a far nascere e crescere in Mastrogiovanni il senso di disperazione e paura che lo portarono a tentare di liberarsi dalle cinghie con cui era bloccato».

Il maestro implora l'intervento del primario, dottor Michele Di Genio. Invano. Viene lasciato legato 4 giorni, 83 ore. I legacci gli causano ferite profonde fino a due cm. Il solo nutrimento che riceve provienImmagine dalla videocamera di sorveglianza dell'ospedale
e dalle flebo di En, Valium e altri tranquillanti. Un suo vicino di letto testimonierà che Franco chiedeva aiuto, gridava, piangeva. Poi è morto nella notte, e nessuno se ne è accorto fino al mattino dopo. Il video della sorveglianza mostra anche questo suo vicino, anche lui legato, che per bere si contorce fino a che riesce a far cadere una bottiglietta sul letto.

I parenti, la nipote, con molta fatica, e con l’aiuto dell’associazione "A buon diritto" di Luigi Manconi, sono riusciti ad arrivare al processo: Per la morte di Mastrogiovanni sono stati indagati i 6 medici e i 12 infermieri. I medici sono stati condannati a pene tra i 2 e i 4 anni mentre gli infermieri sono stati assolti “perché il fatto non costituisce reato” poiché “erano all'oscuro dell'illegittimità della contenzione, né potevano prendere l'iniziativa di scontenere il paziente”. Al di là della legge, rimane l’orrore di infermieri che per quattro giorni hanno visto un uomo soffrire, implorare aiuto, e non hanno fatto nulla per lui. La Procura di Vallo della Lucania ha impugnato la sentenza sull’assoluzione dei 12.



 

Marco Cavallo - simbolo della chiusura dei manicomi

La Terra Santa

...quando amavamo
ci facevano gli elettrochoc
perché, dicevano, un pazzo
non può amare nessuno...

Versi tratti da "La Terra Santa"
di Alda Merini
Una raccolta di poesie che l'autrice scrisse quando era rinchiusa nel manicomio Paolo  Pini, di Milano.

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