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Virtual Coop: quando la tecnologia sposa l'umanità

aggiornato al | Staff | ARTICOLI

di Maria Berri, redattrice di Sogni&Bisogni

Grazie alla tenacia e all'autodeterminazione di un gruppo di persone disabili, nel 1996 nasce la cooperativa sociale Virtual Coop. L'obiettivo? Costruirsi un futuro attraverso il lavoro.
Ne abbiamo parlato con Maurizio Cocchi, presidente della cooperativa, e Giuseppina Carella, vice presidente, durante l'incontro avuto con noi della redazione, nella sede sociale, al pianterreno di una palazzina di Bologna, in via della Casa Buia.

Articolo Gruppo Virtual Coop

La mission
Il lavoro e l’inserimento lavorativo sono i pilastri fondamentali della cooperativa, attraverso i quali Virtual Coop è divenuta col tempo parte integrante della rete di servizi sociali del territorio, offrendo il proprio contributo e la propria professionalità nella battaglia contro ogni forma di emarginazione e per l’inclusione attiva delle fasce di popolazione più emarginate.
Il sociale nella Virtual Coop si intreccia sempre con il lavoro. Nasce infatti come cooperativa di tipo B e nel 2019, attraverso una modifica allo statuto, è stata aperta la sezione A che si occupa di fornire servizi socio-sanitari alla persona.
Per celebrare il venticinquesimo anno dalla nascita della cooperativa è stata creata una brochure che ne racconta la storia dagli inizi a oggi.

Le attività
L’attuale core business di Virtual Coop si focalizza sulle attività di dematerializzazione dei documenti, ovvero la conversione del documento cartaceo in formato digitale, e sull'inserimento dati, attività che è sempre stata presente nella cooperativa.
Il settore del data entry ha avuto un forte impulso a partire dal 2008, quando sono state fatte migrare tutte le attività sul web e si è realizzata la banca dati sui servizi alla prima infanzia della Regione Emilia-Romagna.
"Nel tempo ci sono state altre commesse, come la digitalizzazione dei documenti per Bartolini e per CEA, la cooperativa edilizia dell'Appennnino. Per alcuni Comuni stiamo facendo la scansione delle planimetrie e tutto quello che è il materiale inerente l'edilizia. Inoltre, ci siamo occupati della stampa, imbustamento e invio delle comunicazioni di ACER Azienda Case Emila-Romagna", precisa Giuseppina Carella.
A queste attività si aggiunge anche "la creazione di siti web e il giornale on line Buone Notizie Bologna, di cui Giuseppina è caporedattrice, e che sta avendo un notevole successo anche a livello nazionale", racconta Maurizio Cocchi.

I lavoratori di Virtual Coop
Oggi sono 32 i dipendenti della cooperativa. Tra loro sono 22 le persone svantaggiate, di cui 12 hanno problematiche psichiatriche. Sono 15 i tirocinanti provenienti dai Centri di Salute Mentale.
Le persone segnalate dai servizi vengono dapprima inserite in un percorso di tirocinio che, col tempo, può diventare un lavoro con l'assunzione in cooperativa. Fino a qualche anno fa era Giuseppina Carella a occuparsi dell'accoglienza dei nuovi tirocinanti e della comunicazione con gli enti invianti, "ma in seguito all'espansione della cooperativa si è presentata la necessità di avere una figura dedicata a questo compito. Ecco perché nel 2017 abbiamo assunto un'educatrice", racconta la vice presidente.

Il progetto Data e Buone Notizie Bologna rappresentano per le persone un importante ponte tra uno stato di emarginazione e il mondo del lavoro. Il Centro socio-occupazionale - dove è attivo il progetto Data - è aperto da un anno e può inserire fino a 20 persone con disabilità.
Attualmente sono coinvolte dalle 6 alle 7 persone. Le attività proposte sono inserimento e controllo dati, scansione dei barcode, imbustamento e archiviazione cartacea. L'obiettivo del progetto è verificare e stimolare le capacità lavorative delle persone inserite attraverso un supporto di tipo socio-educativo ed, eventualmente, proporre soluzioni di inserimento in attività di utilità sociale, tirocini formativi o assunzioni.

La nascita del giornale Buone Notizie Bologna
L'idea di creare un giornale di buone notizie è arrivata da Maurizio Cocchi, che oggi ne è il direttore, e da Marco Negri, una persona con disabilità fisica con competenze giornalistiche arrivata in cooperativa su segnalazione dei Servizi sociali di Budrio.
"Inizialmente, il giornale era di carta e usciva una volta al mese con notizie del territorio e non solo, al fine di dare uno slancio positivo e propositivo - spiega Giuseppina Carella - Questo giornale ha dato la possibilità a molte persone di sperimentarsi in ambito comunicativo. Un po' controcorrente dal momento che, di solito, i giornali non danno risalto alle notizie positive ma puntano su quelle catastrofiche".
Dal 2017 la carta è stata abbandonata per passare al web. "Oggi Buone Notizie Bologna è un portale che viene aggiornato quotidianamente con notizie di vario genere ed eventi musicali, sportivi e culturali – continua Carella – Diamo molta risonanza al sociale con un occhio particolare alla disabilità e alle condizioni di svantaggio e fragilità, ad esempio parliamo di sport paralimpico".
I canali di comunicazione sono vari, oltre al sito istituzionale (www.virtualcoop.net), con al suo interno un blog, la cooperativa ha anche una sua pagina su Linkedin e Facebook, oltre a BNB, che ha a sua volta una pagina Facebook e Twitter.
"Durante la pandemia abbiamo continuato a lavorare, anche se con difficoltà e alcuni rallentamenti – lamentano Carella e Cocchi - Il giornale è sempre rimasto attivo, come anche le altre attività, grazie a un riadattamento degli spazi fisici, poichè abbiamo la fortuna di disporre di due ampi open space. Speriamo di acquisire sempre nuove commesse per poterci riprendere".

L'esperienza lavorativa di Manuel
Nell'incontro abbiamo conosciuto Manuel, che lavora per Virtual Coop da 15 anni. Ha iniziato con una borsa lavoro nella vecchia sede di viale Lenin e si occupava di inserimento dati, creazione di pagine e tabulati excel per il Comune di Bologna e per la Regione Emilia-Romagna. "Poi ho imparato nuove mansioni come informatizzare le multe, i chilometraggi e le matricole degli autisti dell'ATC, l'attuale Tper", racconta.
Manuel ha lavorato per sei mesi per un'azienda di Bologna per la quale ha creato l'archivio dei documenti burocratici dei clienti e anche per Unipol. "Lavorare in cooperativa è molto gratificante e mi dà tante soddisfazioni", dice. Per Virtual Coop si è occupato di diversi settori, tra cui le commesse di Coop Adriatica, Mercurio (che gestisce le comunicazioni di diversi Comuni) e Poste Italiane.
Da circa 9 anni, Manuel ha un contratto a tempo indeterminato part-time. Con i colleghi e tutte le altre persone che sono nella cooperativa si trova molto bene: "Mi hanno sempre aiutato e siamo diventati grandi amici. Questa esperienza mi ha fatto crescere tanto come persona. Credo di aver contribuito in parte a realizzare un sogno che oggi è sotto gli occhi di tutti in azienda, perchè siamo riusciti ad assicurarci 4/5 lavori importanti, triplicando i dipendenti – racconta - Abbiamo sempre cercato di coinvolgere più persone possibili con disabilità varie per aiutare e riuscire a integrare chi in altri contesti farebbe più fatica".
Manuel ha una patologia psichiatrica e, come racconta Giuseppina Carella, il lavoro in cooperativa lo ha aiutato a ritrovare un equilibrio: "L'esperienza di Manuel è un modello che è servito da sprone anche per altre persone. Le capacità e le conoscenze che ha acquisto negli anni sono una risorsa importante, tanto che Manuel si è anche occupato di formare i nuovi arrivati".




 

Marco Cavallo - simbolo della chiusura dei manicomi

La Terra Santa

...quando amavamo
ci facevano gli elettrochoc
perché, dicevano, un pazzo
non può amare nessuno...

Versi tratti da "La Terra Santa"
di Alda Merini
Una raccolta di poesie che l'autrice scrisse quando era rinchiusa nel manicomio Paolo  Pini, di Milano.

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