Editoriale di luglio 2022

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Di Marie-Françoise Delatour, Presidente di Cercare Oltre e capofila di Sogni&Bisogni

43 gradi a Bologna, tutti al mare?

Per qualcuno sì, varie associazioni della NPIA sono in spiaggia con gruppi di ragazzi con disabilità intellettive, autismo, ed altre forme di disabilità, grazie al programma PRISMA e soprattutto con progetti propri.

Foto editoriale luglio22

Ma per molti non è proprio così. Mentre tutto sembra sgretolarsi e sciogliersi attorno a noi, per il caldo e non solo, c’è anche chi, con tenacia, reagisce cercando di costruire quello che si può con i mezzi offerti dalla solidarietà e dalla generosità dei volontari. Costruire in mezzo alle piazze roventi, in mezzo al vuoto degli interlocutori, in mezzo anche alla depressione di chi non sa che cosa fare durante l’estate.

Costruire ed ascoltare, ascoltare, ascoltare gli utenti, questi sono i temi centrali di questa newsletter di luglio.

Il DSM costruisce un nuovo progetto: si tratta del Recovery college, proposto anche a Bologna dal dirigente Fabio Lucchi, sul modello di quanto da tempo sperimentato nei paesi anglosassoni, ed in Italia a Brescia e Novara.

Le associazioni della casa di Tina costruiscono il nuovo punto baretto nel giardino della casa di Tina, luogo di incontro e di aggregazione serale per chi è rimasto in città, realizzato con varie donazioni e lavoro volontario delle associazioni.

La Consulta regionale costruisce: tra pochi giorni andrà in rete ufficialmente il suo nuovo sito www.parliamoneinsieme.org la cui realizzazione è stata affidata al DSM-DP di Bologna, in collaborazione con Cercare Oltre Aps che ha costruito il sito Sogni&Bisogni, coinvolgendo redattori ESP.

Con l’utilizzo di tutti i ritagli di risorse disponibili, il Dipartimento, il progetto PACO, il Prisma e il volontariato stanno costruendo un pacchetto per portare al mare in settembre più di 100 utenti medio gravi e gravi della salute mentale adulti. 4 o 6 giorni non sono tanti, ma spesso tali ricordi “brillano” nella memoria per tutto l’anno.

Ma abbiamo detto prima di tutto l’ascolto…..

In questo numero della newsletter da leggere, perché no, sotto l’ombrellone, vi proponiamo numerose testimonianze dirette, storie di vita sino all’incredibile, che testimoniano che cosa significa e come vengono vissuti dagli interessati il disturbo e lo smarrimento del TSO e dei ricoveri, la spinta al suicidio, la discriminazione in famiglia e sul lavoro, la vita che si capovolge. Potrebbe capitare a chiunque di noi, come è capitato a questi 10 partecipanti del percorso benessere, che ne parlano con noi a cuore aperto: storie durissime, che debbono farci riflettere sull’organizzazione dei servizi sanitari, sull’uso e abuso degli psicofarmaci, sulle numerose carenze della nostra organizzazione sociale.
Perché, come dicono loro, “I responsabili debbono sapere…”.

Testimonianza anche di G. che ha trovato un lavoro tramite il percorso IPS, ma che ha dovuto poi affrontare da sola l’ambiente di lavoro ostile e tutte le incomprensioni per i suoi ritmi personali, sino alla quasi supplica di poter essere licenziata e al ricovero a Villa Baruzziana.

Ascoltiamo anche la bella esperienza della coop sociale Anima di Bentivoglio che, partendo da quasi nulla, è riuscita in pochi anni a diventare una impresa sociale con il vento in poppa che attualmente impiega 40 persone con varie forme di disagio, inviate dai servizi. Tra assunzioni e tirocini formativi, il numero è rilevante ed il livello di soddisfazione sembra buono.

Grazie all’istituzione Minguzzi, diamo anche un primo sguardo alla nuova legge nazionale sulla disabilità, che prevede di ricompattare sotto un unico titolo tutti i tipi di disabilità, mentre prima venivano trattati separatamente. Il gruppo di lavoro proseguirà per tutto l’anno, ne riparleremo anche più avanti.

Il libro autobiografico di Alberto Bordigoni , “76 anime sorridenti”, presentato dall’autore ad un gruppo di utenti al Provvidone, ci ha tutti colpito per il progressivo percorso di “ discesa agli Inferi” seguito da ricadute e da una “recovery” finale travagliata che sembra irreversibile: forza di volontà, tenacia, riconciliazione con il proprio padre, il tutto su un fondo storico che da al racconto ritmo e grande impatto. Da leggere.

Ed infine vi invitiamo caldamente a leggere il nuovo numero del Faro, appena uscito e che ha per tema LA PASSIONE (al seguente link la scheda della rivista su Sogni&Bisogni: Il Nuovo Faro). Tema di fuoco, che ci porta in alto nella riflessione.

Buona estate a tutti, ci ritroveremo a settembre.




 

Marco Cavallo - simbolo della chiusura dei manicomi

La Terra Santa

...quando amavamo
ci facevano gli elettrochoc
perché, dicevano, un pazzo
non può amare nessuno...

Versi tratti da "La Terra Santa"
di Alda Merini
Una raccolta di poesie che l'autrice scrisse quando era rinchiusa nel manicomio Paolo  Pini, di Milano.

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