Nessuno Resti Indietro - Associazione di Promozione Sociale

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 Nessuno Resti Indietro

 

Telefono principale 348 5660573
Fax
Email nessunorestiindietro@gmail.com
Sito Web
nessunorestiindietro.altervista.org

Referenti: – Mario Mazzocchi (Presidente) 


Fondata nel 2015 a Bologna

 

Statuto

  nessunorestiindietro.altervista.org/statuto.html  

Forma Giuridica

  ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE ISCRITTA AL REGISTRO REGIONALE DELLE A.P.S.  
       

Ambito Territoriale

  ATTUALMENTE COMUNALE  
       

A chi è rivolta

 

Utenti orientati alla propria recovery e a forme appropriate di cittadinanza attiva.

Altri soggetti che condividano la mission dell’Associazione

 
       

Presentazione

 

Fortemente voluta dal suo Presidente Mario Mazzocchi e dal Vicepresidente Giovanni Romagnani, l’Associazione è stata costituita l’8 ottobre 2015 grazie ad altri 6 Soci Fondatori.

È aperta a chiunque ne condivida la mission, ma intende riunire soprattutto persone portatrici di una qualche fragilità ed eventuali svantaggi da essa derivati, allo scopo di favorirne la cittadinanza attiva, intesa come condizione necessaria di recovery. Per recovery intendiamo un percorso, progettato dalla persona stessa col supporto di operatori di Servizi competenti. Tramite il percorso di recovery, la persona (ri)conquista tutte quelle capacità o condizioni di vita auspicabili per chiunque altro, impegnando, da un lato, tutte le capacità o risorse che ancora possiede, ma ricorrendo anche, dall’altro, a strumenti e percorsi di recovery messi a disposizione dalle Istituzioni. Esercitare la cittadinanza attiva richiede la conoscenza della propria condizione personale, ma non solo: richiede anche la conoscenza di complessive esigenze di welfare. Esercitando in tal modo la cittadinanza attiva, la persona, oltre a poter utilizzare per il proprio percorso di recovery strumenti già previsti, può anche chiedere che questi vengano migliorati, oppure che ne vengano approntati di nuovi, utilizzando diversamente le risorse disponibili.

Ci rivolgiamo anzitutto a utenti dei Servizi di salute mentale che siano, per lucidità ed esperienza, in grado di discutere con competenza non solo dei bisogni propri, ma anche di quelli degli altri utenti psichiatrici e, più in generale, delle persone con fragilità o disagio, esaminando poi le risposte che tali bisogni trovano. Il bisogno di una persona che ha perso terreno rispetto agli altri a causa delle proprie fragilità trova la giusta risposta nella fornitura, da parte delle istituzioni, di strumenti e percorsi di Recovery per recuperare terreno, non nella fornitura di provvidenze assistenziali, magari accompagnate da attività consistenti in una “socializzazione” di infimo livello, perchè si riduce allo stare in compagnia, per giunta fra “simili”; oppure attività cosiddette “riabilitative” di tipo artistico-espressivo dove la persona acquista competenze artistiche che, anche ammesso che siano effettivamente apprezzabili, non le fanno recuperare il terreno perduto rispetto ad altri.

Gli utenti “competenti” di NESSUNO RESTI INDIETRO si propongono come una sorta di “consulenti”, ancorchè non retribuiti, che presentano la loro testimonianza, magari critica ma costruttiva, affinchè le risposte siano orientate alla recovery. Senza strumenti e percorsi di recovery, la persona che, a causa delle proprie fragilità ha perduto terreno, non potrà recuperarlo e andrà incontro ad una sorta di “cronicizzazione addolcita”, cioè governata verso esiti ritenuti accettabili. Nasce e sarà sempre attiva nell’area Psichiatria Adulti, ma per Statuto prevede anche di occuparsi di altri tipi di fragilità, disagio o svantaggio.

 
       

Attività

  Attività costante di riflessione e conoscenza sui bisogni e le risorse delle persone con fragilità; promozione e potenziamento, in esse, di un adeguato sapere esperienziale sulle proprie condizioni e sulle risposte che il welfare può o non può dare. Attività di progetto, proposta e collaborazione con Istituzioni e Territorio, attività di rete con soggetti pubblici o privati  
       

Scopi

  Ha la mission di favorire la cittadinanza attiva da parte delle persone con fragilità, in particolare il disagio psichico adulto. Intende favorire, fra i singoli e fra le istituzioni, un atteggiamento “autenticamente inclusivo”, grazie al quale la persona con fragilità possa, dapprima, recuperare il più possibile capacità e condizioni di vita tipiche di qualsiasi altra persona, ricorrendo a strumenti e percorsi di Recovery; e, successivamente poter (ri)conquistare un ruolo attivo nella società complessivamente intesa, anziché trovarsi relegato in qualche microcosmo abitato esclusivamente da persone “simili” come altri utenti, familiari ed operatori. Correlativamente si intendono combattere gli atteggiamenti incompatibili con quello autenticamente inclusivo ora descritto; da un lato, l’atteggiamento apertamente escludente e discriminatorio; dall’altro lato, l’atteggiamento assistenziale falsamente inclusivo, che rinuncia ad investire in recovery per governare la cronicizzazione della persona verso esiti ritenuti accettabili. Investendo poco in recovery e spendendo in assistenza, questo atteggiamento si dimostra falsamente inclusivo ed opposto alla recovery: relega le persone in qualcuno di quei microcosmi precedentemente citati, governandone la cronicizzazione verso esiti ritenuti accettabili.  


 

Marco Cavallo - simbolo della chiusura dei manicomi

La Terra Santa

...quando amavamo
ci facevano gli elettrochoc
perché, dicevano, un pazzo
non può amare nessuno...

Versi tratti da "La Terra Santa"
di Alda Merini
Una raccolta di poesie che l'autrice scrisse quando era rinchiusa nel manicomio Paolo  Pini, di Milano.

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